giovedì 15 settembre 2011

FRATELLI ..SORELLE ...PARENTI E AFFINI.........


Sonia Frascatore:
Laura: la mancanza di affettività può manifestarsi anche quando i familiari sono vicini, come ha già osservato Tiziana.
Si nasconde dietro il velo dell'ipocrisia, per poi trasparire in situazioni contingenti.
E in questo caso è più crudele ...perché nel momento in cui si ha bisogno di un aiuto, di un sostegno morale, ci si rende conto di essere completamente soli. Per affrontare in modo meno lacerante queste realtà, si dovrebbe essere preparati da bambini ad essere un po' più realisti nei confronti della famiglia, non avvoltolati - come una frittella - nel miele di favole tipo Mulino bianco....
E lo stesso vale anche per l'amicizia.
Ci sono persone anaffettive, incapaci di interessarsi ad altro se non a se stessi. Persone che ti cercano, ti chiamano, solo per vomitarti addosso i loro problemi, come ad inondare un lacrimatoio pubblico.
Persone che neanche ti chiedono come stai e, se glielo racconti, rimangono totalmente indifferenti.
Ecco: se riusciamo ad essere realisti, forse siamo meno feriti dagli anaffettivi e, al contempo, se ci imbattiamo in persone capaci di dare affettività, le apprezziamo molto di più, come merce rara, e ce le teniamo strette.
L'amore, l'amicizia, l'afetto familiare sono belle parole, facili da pronunciare: basta qualche secono.
Più difficile è "esercitarle".
Per questo serve umanità, generosità....
Per concludere, cara Laura, non dispiacerti. Sei stata capace di affrontare da sola tante situazioni familiari spiacevoli.
Hai assistito i tuoi senza alcun aiuto da parte dei tuoi fratelli.
Tu sei stata giusta. Loro no.
Ora qualcuno ti cerca, immemore di aver già abbastanza approfittato di te.
E tu, magari, sei sfiorata da qualche piccolo rimorso perché non hai tanta voglia di ascoltare.
Se non hai voglia, non farlo e non avere remore: quasi certamente si tratta di mero sfogo che non vuole neanche partecipazione.
Considerano anche te come "pubblico lacrimatoio".
Io sono molto esperta, ormai: sono anni che qualcuno mi coinvolge in storie che mi addoloranon non poco; ma da me non si vogliono consigli, anzi...
Devo scoltare, star zitta ed astenermi da commenti. Sai a quale conclusione sono arrivata? La colpa è solo mia: sono un imbecille!
Ci ricado sempre...
Per concludere: abbiamo intorno un ampio campionario di esseri: alcuni umani, altri... un po' meno.
Dobbiamo solo cercare di rendere più "sensibili" le nostre antenne per riconoscere e schivare le persone (?) ingiuste.
Ed anche imparare ad essere abbastanza capaci di essere autonomi.
Tutto il resto è sempre un "in più".

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