sabato 1 settembre 2012

Autismo: Un Misterioso Universo All’interno Del Nostro Mondo SHARE THIS

Vera Ambra:
Come presidente dell'Associazione Akkuaria vorrei attivare un'indagine
conoscitiva sperimentale sull'autismo.
Sono anni che coltivo questo pensiero... e adesso è arrivato il momento
di metterlo in pratica.
Ho bisogno di avere contatti con genitori di bambini affetti da questo
grave problema.
È preferibile scrivermi al mio indirizo privato
veraambra@akkuaria.com


http://www.ilcorrieredicatania.it/?p=2790






Parlare di autismo non è facile, anzi è un compito ardo e complesso, perché la materia in sé è ampia e arzigogolata.

Ho deciso nonostante questo di scrivere un articolo, poiché mi sono accorta che negli ultimi tempi, questo termine salta fuori spesso. Non tutti però hanno la piena coscienza del suo significato e questa forma d’ignoranza, può portare in taluni casi a commettere grossolani errori e condurre a spiacevoli conseguenze.

Esattamente con questa parola, che cosa s’intende?

L’autismo è una complessa sindrome basata su disordini fisiologici e biochimici. Questo disturbo è stato descritto per la prima volta nel 1943 da Kanner e per i successivi vent’anni è stato oggetto d’interpretazione psico-genetica.

Le persone con questa malattia possono presentare una lunga serie di sintomi comportamentali come iperattività, tempi di attenzione brevi, impulsività, in qualche caso autolesionismo e nei bambini anche collera e aggressività. Comporta quindi gravi deficit nelle aree della comunicazione, dell’integrazione sociale e verbale. La caratteristica più evidente è l’isolamento dal mondo con assenza di risposta o quasi.

L’autismo è ancora oggi un mistero per la ricerca scientifica.

E’ importantissimo riuscire a trattarlo precocemente, perché il soggetto affetto da autismo è destinato a un deterioramento progressivo e molto veloce dei sintomi. Si calcola che circa 1 persona su 1.000 abitanti ne è affetta e riguarda i maschi 4 volte più delle femmine.

Il DA in Italia è ancora poco conosciuto, studiato e trattato adeguatamente, ma soprattutto circondato da malintesi e pregiudizi.

Per questo motivo, i genitori di bambi e ragazzi autistici si adoperano ogni giorno con le più disparate iniziative, per sensibilizzare l’opinione pubblica e non solo. Un genitore non si arrende in nessun caso pur di cercare una soluzione a questa drammatica condizione di vita.

Per citare solo alcuni casi, desidero ricordare la storia di quel padre che per anni ha viaggiato in lungo e in largo il mondo alla ricerca di una terapia, provandone di ogni tipo: tradizionali, sperimentali, spirituali. Infine ha deciso di tagliare i ponti con tutto e girare l’America in moto per tre mesi. E in questo meraviglioso viaggio è il figlio autistico 18enne che insegna al padre; istruendolo su come vedere la vita, abbandonandosi a lei (ne è uscito da poco un meraviglioso libro).

Un’altra lodevole e rilevante esperienza è avvenuta pochissimi giorni fa a Catania, grazie alla tenacia ed alla volontà di un gruppo di mamme temerarie, che hanno tentato di abbattere le barriere mentali e ci sono riuscite con enorme successo. Ideata e organizzata dalla signora Angela Rendo, è stata presentata una singolare sfilata di moda “Tutti in passerella”, nel chiostro del Palazzo Minoriti. Il défilé, unico nel suo genere ha avuto anche il contributo volontario di diverse associazioni quali: Akkuaria, AICS, Artists & Creatives, Logos, Città Invisibile, Centro Antiviolenza Galatea, Autismo Oltre, Una luce per l’Autismo e Sicilia Emergenza. Il fine era di demolire i pregiudizi che posso sorgere, tra bambini disabili e normodotati e di sensibilizzare le persone sui bisogni delle famiglie, che troppo spesso sono addirittura ghettizzate.

La paura di un genitore è anche quella dell’emarginazione, in altre parole di ritrovarsi solo ad affrontare un figlio affetto da autismo. Per questo motivo è fondamentale rivolgersi ad associazioni che li possono seguire, aiutare e tutelare. Tra queste: ANGSA Onlus (Ass. Nazionale Genitori Soggetti Autistici); Autismo Italia; Autismo oltre e molte altre che si possono trovare su internet.

In Italia inoltre esistono diversi centri, dove ci si può rivolgere per essere assistiti. Nella regione Lombardia per esempio troviamo un punto d’eccellenza: Villa Laura; una bellissima struttura messa a disposizione della Caritas diocesana nel piccolo Comune di Torlino (Cremona).

Concludendo affermo che tutti possiamo dare una mano; innanzitutto non allontanando le famiglie con un bambino autistico, ma anzi sostenendole e aiutandole nell’inserimento in società.

Ricordiamoci che un bambino autistico è prima di tutto un bambino; noi dobbiamo riuscire a vederlo con gli occhi del cuore, se vogliamo abbattere quel muro che dividere il suo misterioso mondo dal nostro.

Dora Millaci
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