lunedì 27 settembre 2010

Storie di Vita quotidiana

Mi indigno!!!

pubblicata da Mara Verzilli
30 settembre 2010

Mi indigno anche per tutti quei giovani,ed anche i non più giovani,che si sono impegnati durante la lotta di liberazione sperando che, alla fine della guerra, l'avvento della democrazia mutasse radicalmente il vecchio assetto della vita, dopo il periodo oscuro del fascismo, con nuovi valori e con una democrazia non solo formale ma sostanziale.

Una nuova società solidale ed armonizzata,dove l'individuo, pur libero ed autonomo,fosse parte di una collettività di eguali,rivolta al raggiungimento di rapporti umani elevati e non egoistici!

Mi indigno perchè la maggior parte degli italiani si sentono ancora sudditi e solo una minoranza è conscia dei propri diritti!

Mi indigno perchè non vengono rispettati l'articolo 3 e l'articolo 38 della costituzione e ve li ricordo!: L'articolo 3 oltre a sancire che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge dice:!

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che,limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini,impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori dell'organizzazione politica, economica e sociale del paese!

Art38: Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto di mezzi necessari per sopravvivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale.

Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale!

Note di Giulia Ranisi
pubblicata da Giulia Ranisi
mercoledì 22 settembre 2010

Finalmente la notizia !Sarai Mamma!

Un grande desiderio diventa realtà, passano i mesi ma non tutto fila liscio, verso la fine della gravidanza qualcosa non quadra.
Hai paura, una paura tremenda, e un dolore straziante nel profondo dell'anima, ma affronti tutto.
Il bimbo nasce,sembra tutto bene, ma qualcosa non và, va seguito, qualcosa non quadra......poi finalmente il colpo di fortuna!
Hai una diagnosi!
Tuo figlio ha una malattia rara, incurabile.
tuo figlio è diverso,tuo figlio è disabile,

Ti dicono:
"ha un handicap, non avrà una vita come le altre".
Cerchi di capire,lotti con te stesso per accettare la nuova realtà,inizi ad accettare la situazione.

Tuo figlio speciale.Speciale in tutto, nei suoi sorrisi,nei suoi occhi,
nelle sue assenze.
Nel suo amore dato e preso in modi diversi.
Ma continui a chiedere, a cercare,a capire poi finalmente si aprono delle opportunità.
Le terapie possono aiutarlo, possono farlo crescere meglio!
Possono contenere quella maledetta forbice che distanzia inesorabilmente la sua età cronologica da quella mentale e fisica.
Non sai dove andare a chi chiedere.
La malattia è rara, non molti la conoscono.
Chi può fargli la terapia ?

Le liste di attesa sono lunghe, le procedure per partire e vedere riconosciuti i propri diritti sono come una medaglia a due faccie.
Vorresti non avere quei permessi, ma se non fossero riconosciuti non potresti aiutarlo.
Trovi le associazioni, incontri altri genitori, ti conftronti, cresci e nascono nuovi dubbi e nutri nuove speranze.
Paure per un futuro che vedi negli altri ragazzi.
Ma vedi anche la speranza di una qualità di vita che anche se diversa può essere vissuta.
Poi capisci che tuo figlio e solo tuo e avrà la sua crescita, le sue difficoltà e le sue storie.
Il suo percorso e le sue opportunità.
Ti guardi indietro e vedi gli anni trascorsi,non sono molti e i progressi sono tanti.
Ma tuo figlio rimane diverso e pensi con un gelo di terrore come sarebbe stato se non avesse avuto quegli stimoli, quella diagnosi e le terapie.
Avrebbe poi sorriso, avrebbe smesso di dondolare, avrebbe camminato bene o il piedino sarebbe offeso? Avebbe compreso? Sarebbe stato presente come lo è ora ?

Per molti ragazzi le terapie sono come acqua date ad un fiore.
Senza acqua il fiore appassisce....E naturlmente il mondo non si ferma,devi continuare a lavorare e sperare di non perdere il lavoro.

Devi lavorare e cercare di crescerlo.
Crescere qual fiore, continuando a lottare e a sperare.
Per far si che il resto del mondo non lo calpesti.

Nessun commento:

Posta un commento