venerdì 16 agosto 2013

Scoperta la “doppia sensibilità” dei ragazzi autistici





I ricercatori delle Università di Yale e Vanderbilt, hanno dimostrato che i bambini con autismo percepiscono i semplici movimenti in modo due volte più veloce rispetto ai loro coetanei. 

       questo blog..... l'indirizzo:

http://autismoedio.blogspot.it/

altri blogs sullo stesso argomento :


http://www.yleniamalti.com/


 
Lo studio, pubblicato dal The Journal of Neuroscience, aiuterebbe a spiegare perché molti ragazzi con disturbo dello sviluppo, sono maggiormente sensibili a rumori, cambi di luce e vari altri stimoli esterni rispetto ai loro coetanei con sviluppo tipico.Per arrivare a questa conclusione gli scienziati hanno preso in esame 20 bambini con autismo ed altri 26 con sviluppo tipico, di età compresa fra 8 e 17 anni. Al fine di valutare quanto velocemente ogni ragazzo percepisse i movimenti. 
Per fare questa verifica ai giovani sono state mostrate una serie di video clip caratterizzati da barre bianche e nere che si spostavano da un lato all’altro dello schermo. 
Mano a mano che i bambini correttamente determinavano se le sbarre stavano dirigendosi a destra o a sinistra, i video diventavano sempre più brevi rendendo la direzione delle barre più difficile da decifrare. Inoltre, anche il contrasto dei video veniva modificato da più chiaro a più scuro a seconda che si volesse rendere le immagini più o meno facili da decifrare.

Alla fine di questi test è emerso che tutti i bambini hanno fatto meglio nella prova in cui sono state visualizzate le barre più scure, ma quelli con autismo hanno brillato più degli altri, superando i loro coetanei con sviluppo tipico per un rapporto di 2 a 1. Questa maggiore abilità nel percepire il movimento, dunque, indica che la capacità di risposta del cervello di individui con autismo cresce all’aumentare di intensità esterne. 





Anche se all’ apparenza questo aspetto potrebbe essere considerato vantaggioso, nella maggior parte dei casi se la risposta neurale non si ferma al livello giusto può portare a un carico eccessivo di stimoli ambientali. Circostanza che, dicono i ricercatori, spesso si verifica nei soggetti autistici.Siamo abituati a pensare all’autismo come a un disordine sociale in quanto i bambini con questa condizione spesso si scontrano con le interazioni sociali. Tuttavia, ciò che molte volte trascuriamo è che quasi tutto quello che sappiamo del mondo esterno viene percepito dai nostri sensi. Anomalie nel modo in cui una persona vede, sente o tocca, sostengono gli studiosi, può avere un effetto profondo sulla comunicazione sociale. Questo studio, per la prima volta, dimostra che l’elevata percezione dei movimenti può portare l’autistico a un sovraccarico sensoriale che influenza il suo comportamento sociale.
di IVANO BADESSA 


Note di Giulia Ranisi
pubblicata da Giulia Ranisi 
mercoledì 22 settembre 2010 



Finalmente la notizia !Sarai Mamma!
 Un grande desiderio diventa realtà, passano i

 mesi ma non tutto fila liscio, verso la fine della 


gravidanza qualcosa non quadra.



Hai paura, una paura tremenda, e un dolore straziante nel profondo dell'anima, ma affronti tutto.

Il bimbo nasce,sembra tutto bene, ma qualcosa non và, va seguito, qualcosa non quadra......

poi finalmente il colpo di fortuna! Hai una diagnosi!

Tuo figlio ha una malattia rara, incurabile.  tuo figlio è diverso,tuo figlio è disabile, Ti dicono: 

" ha un handicap, non avrà una vita come le altre".


Cerchi di capire,lotti con te stesso per accettare la nuova realtà,inizi ad accettare la situazione.

Tuo figlio speciale. Speciale in tutto, nei suoi sorrisi,nei suoi occhi, nelle sue assenze.

Nel suo amore dato e preso in modi diversi.  Ma continui a chiedere, a cercare,a capire poi finalmente

si aprono delle opportunità. Le terapie possono aiutarlo, possono farlo crescere meglio!

Possono contenere quella maledetta forbice che distanzia inesorabilmente la sua età cronologica da 

quella mentale e fisica. Non sai dove andare a chi chiedere.

La malattia è rara, non molti la conoscono. Chi può fargli la terapia ? Le liste di attesa sono lunghe, le 

procedure per partire e vedere riconosciuti i propri diritti sono come una medaglia a due faccie.

Vorresti non avere quei permessi, ma se non fossero riconosciuti non potresti aiutarlo. Trovi le 

associazioni, incontri altri genitori, ti conftronti, cresci e nascono nuovi dubbi e nutri nuove speranze.

Paure per un futuro che vedi negli altri ragazzi.

Ma vedi anche la speranza di una qualità di vita che anche se diversa può essere vissuta.

Poi capisci che tuo figlio e solo tuo e avrà la sua crescita, le sue difficoltà e le sue storie.

Il suo percorso e le sue opportunità. Ti guardi indietro e vedi gli anni trascorsi,   non sono molti e i 

progressi sono tanti. Ma tuo figlio rimane diverso e pensi con un gelo di terrore come sarebbe stato se 

non avesse avuto quegli stimoli, quella diagnosi e le terapie.

Avrebbe poi sorriso, avrebbe smesso di dondolare, avrebbe camminato bene o il piedino sarebbe 

offeso? Avebbe compreso? Sarebbe stato presente come lo è ora ?

Per molti ragazzi le terapie sono come acqua date ad un fiore.

Senza acqua il fiore appassisce....

E naturlmente il mondo non si ferma,  devi continuare a lavorare e sperare di non perdere il lavoro.

Devi lavorare e cercare di crescerlo.  Crescere qual fiore, continuando a lottare e a sperare.

Per far si che il resto del mondo non lo calpesti.  Le terapie possono aiutarlo, possono farlo crescere 

meglio! Possono contenere quella  maledetta forbice che distanzia inesorabilmente la sua età 

cronologica da  quella mentale e fisica.

 Non sai dove andare a chi chiedere. La malattia è rara,  non molti la conoscono. 

Chi può fargli la terapia ?

Le liste di attesa sono lunghe, le procedure per partire e vedere riconosciuti i propri diritti sono come una medaglia a due faccie.

 Vorresti non avere quei permessi, ma se non fossero riconosciuti non potresti aiutarlo.

Trovi le associazioni, incontri altri genitori, ti confronti, cresci e nascono nuovi dubbi e nutri nuove 

speranze.

Paure per un futuro che vedi negli altri ragazzi. Ma vedi anche la speranza di una qualità di vita che 

anche se diversa può essere vissuta. Poi capisci che tuo figlio e solo tuo e avrà la sua crescita, le sue 

difficoltà e le sue storie. Il suo percorso e le sue opportunità. 

Ti guardi indietro e vedi gli anni trascorsi,non sono molti e i progressi sono tanti. 

Ma tuo figlio rimane diverso e pensi con un gelo di terrore come sarebbe stato se non avesse avuto 

quegli stimoli, quella diagnosi e le terapie.

Avrebbe poi sorriso, avrebbe smesso di dondolare, avrebbe camminato bene o il piedino sarebbe 

offeso? Avebbe compreso? Sarebbe stato presente come lo è ora ? Per molti ragazzi le terapie sono 

come acqua date ad un fiore. Senza acqua il fiore appassisce....

E naturalmente il mondo non si ferma,devi continuare a lavorare e sperare di non perdere il lavoro.

Devi lavorare e cercare di crescerlo. Crescere qual fiore, continuando a lottare e a sperare.

Per far si che il resto del mondo non lo calpesti.


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